Carezze del Tempo Serie, 2020-2021 Gesso, sanguigna e olio su tela Come affreschi scrostati dal tempo, la superficie delle effigi classiche dipinte da Andreis lascia trasparire gli strati sottostanti. La stratificazione del suo lavoro, velature come sedimenti geologici, viene svelata attraverso carezze con la carta vetrata. Bagliori di tela nuda trafiggono la superficie e rendono tutt’uno sopra e sotto, processo e completamento, creazione e rimozione. Quando un’opera può definirsi finita? Non è forse vero che nel momento stesso in cui l’artista la “consegna” al mondo, essa inizia a vivere una vita nuova? Possiamo negare che l’operato del tempo sia anch’esso parte del processo di creazione e metamorfosi di un’opera? In Carezze del Tempo, Andreis cerca di replicare, con le sue stesse mani “creatrici”, le cicatrici che la storia lascia su ogni oggetto che le viene consegnato, cercando bellezza e mistero proprio dentro quelle fenditure.