La performance dal titolo Chicken Skin (Pelle di Pollo) è uno dei lavori più iconici dell’opera di Robert Gligorov ed è datata 1997. Pezzi di pelle di pollo reale rivestono completamente il suo corpo e la testa. Questa performance rientra nel suo progetto/indagine sul rapporto uomo-animale. L’artista, vegetariano da oltre 20 anni per motivi etici, ha sempre indagato la condizione degli animali nella società. Nel mondo pare che ogni anno vengano sacrificati più’ di 150 miliardi di animali per vari motivi di consumo. L’artista in questo momento così unico per le sue devastanti caratteristiche e per i suoi risvolti non ancora ben chiari, ha pensato al recupero di questa sua opera che ha in comune con il Covid-19 il processo evolutivo del virus. Oggi si suppone che il Covid-19 sia partito dai pipistrelli fino alla trasmissione animale–uomo con le conseguenze che stiamo vedendo attorno a noi. In Cina hanno un rapporto malsano, non igienico, con gli animali nei vari mercati specializzati perché pare che amino molto il sapore selvatico. Tornando all’opera Chicken Skin, non posso non paragonarla alla penultima grave pandemia Cinese, la Bird Flu H5N1 proprio del 1997 la cui origine erano i volatili ma con trasmissione agli umani. L’intento e il messaggio dell’arte di Gligorov è quello di riconsiderare il nostro individuale rapporto uomo-animale e perché no, nel suo sogno ideale, ammirare la bellezza di ogni singolo essere vivente e rispettarlo per il semplice fatto che esista proprio come noi.